Sono esempi di grande civiltà e modernità, da promuovere e raccontare. Sono i simboli diun'agricoltura fondata su buone pratiche ambientali e sociali in grado di garantire cibo buono e salute per i cittadini, tutela delle risorse naturali e della varietà genetica, bellezza del paesaggio, tutela dei saperi e dei sapori che rendono unico e irripetibile ogni territorio italiano. Sono gli Ambasciatori del territorio, che si sono incontrati per la prima ad Expo in un incontro dedicato alla nuova agricoltura italiana composta da piccoli e medi agricoltori e produttori locali che hanno adottato buone pratiche di coltivazione dando vita ad esperienze virtuose sul territorio, promuovendo i mercati locali, la diversificazione e i progetti innovativi di filiera, riconoscendo il valore del suolo e sostenendo lo sviluppo di economie solidali. All’incontro, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina,Rossella Muroni, direttrice nazionale Legambiente, Lucio Cavazzoni, presidente Alce Nero,Daniela Sciarra, coordinatrice Agricoltura Legambiente, Franco Berrino, Istituto dei Tumori di Milano, Ulrich Veith, Sindaco di Malles, Diego Pagani, Presidente Conapi e Beppe Croce, responsabile Agricoltura Legambiente sono state riportate alcune buone pratiche. Con orgoglio vi segnaliamo quella del nostro storico produttore del Gruppo d’acquisto ecologico Leonardo Angelone di Policoro (MT), che produce frutta e verdura con metodo organico e biodinamico applicando con estremo rigore i criteri di Alex Podolinsky, uno dei massimi esperti europei di agricoltura biodinamica, nella produzione di preparati e nella loro conservazione, dinamizzazione, distribuzione e infine nella lavorazione del terreno, ottenendo risultati superiori all'agricoltura convenzionale e a quella biologica.