giovedì 28 maggio 2015
mercoledì 27 maggio 2015
COMUNI RINNOVABILI
Lettera inviataci dal NAZIONALE di LEGAMBIENTE a firma del Presidente ed inoltrata dal circolo al sindaco e al consigliere all'ambiente di Policoro, in cui chiediamo l'impegno a voler aderire al manifesto per RINNOVARE ENERGETICAMENTE la nostra città.

Egregio Sindaco,
negli ultimi anni Legambiente attraverso il rapporto annuale Comuni rinnovabili ha raccontato la crescita delle fonti pulite nel territorio italiano fotografando il loro sviluppo, le opportunità e innovazioni che hanno permesso di creare, e che nel 2014 hanno permesso di garantire oltre il 38% dei consumi elettrici.
Oggi vi sono tutte le condizioni per costruire un futuro incentrato sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, ma occorre ragionare in modo diverso dal passato. Il modello energetico che oggi occorre spingere deve avere al centro il territorio, creare opportunità per Comuni e cittadini, imprese e cooperative, riducendo i consumi energetici e la spesa, aiutando tutti coloro che riescono a prodursi energia da fonti rinnovabili o a scambiarla con le utenze vicine. Questa sfida è a portata di mano grazie all’efficienza delle tecnologie e alla riduzione dei costi e sarà fatta di impianti distribuiti nel territorio italiano, integrati nell’ambiente e nel paesaggio, nei condomini.
E’ nell’interesse di tutti spingere questo cambiamento che vede protagonisti i cittadini e i territori, in modo da creare opportunità in Italia, in Europa e nel mondo. Perché questo scenario non parla solo di energia, ma di speranza per le persone e di risposta ai drammi determinati dal clima e dalle guerre per il petrolio. E questi temi e scelte fondamentali per il futuro del Pianeta saranno al centro dell’attenzione nella Conferenza di Parigi sul Clima.
Perché questa prospettiva diventi possibile abbiamo bisogno però che siano eliminate tutte le barriere all’autoproduzione da fonti rinnovabili e alla produzione e scambio di energia da fonti rinnovabili nei territori. Per questo motivo abbiamo promosso un Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili che trova in allegato alla presente lettera, nella quale individuiamo le proposte per fare in modo che un Comune possa prodursi l’energia da fonti rinnovabili di cui ha bisogno, che in un Distretto artigianale si possa produrre e distribuire l’energia tra imprese, che in un condominio si
Le chiediamo dunque di aiutarci e aiutare i territori in questa prospettiva, aderendo al Manifesto e aiutandoci a farlo conoscere insieme a tanti altri Sindaci italiani che stiamo coinvolgendo per spingere verso un modello energetico più sostenibile e democratico.
Vittorio Cogliati Dezza
Egregio Sindaco,
negli ultimi anni Legambiente attraverso il rapporto annuale Comuni rinnovabili ha raccontato la crescita delle fonti pulite nel territorio italiano fotografando il loro sviluppo, le opportunità e innovazioni che hanno permesso di creare, e che nel 2014 hanno permesso di garantire oltre il 38% dei consumi elettrici.
Oggi vi sono tutte le condizioni per costruire un futuro incentrato sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, ma occorre ragionare in modo diverso dal passato. Il modello energetico che oggi occorre spingere deve avere al centro il territorio, creare opportunità per Comuni e cittadini, imprese e cooperative, riducendo i consumi energetici e la spesa, aiutando tutti coloro che riescono a prodursi energia da fonti rinnovabili o a scambiarla con le utenze vicine. Questa sfida è a portata di mano grazie all’efficienza delle tecnologie e alla riduzione dei costi e sarà fatta di impianti distribuiti nel territorio italiano, integrati nell’ambiente e nel paesaggio, nei condomini.
E’ nell’interesse di tutti spingere questo cambiamento che vede protagonisti i cittadini e i territori, in modo da creare opportunità in Italia, in Europa e nel mondo. Perché questo scenario non parla solo di energia, ma di speranza per le persone e di risposta ai drammi determinati dal clima e dalle guerre per il petrolio. E questi temi e scelte fondamentali per il futuro del Pianeta saranno al centro dell’attenzione nella Conferenza di Parigi sul Clima.
Perché questa prospettiva diventi possibile abbiamo bisogno però che siano eliminate tutte le barriere all’autoproduzione da fonti rinnovabili e alla produzione e scambio di energia da fonti rinnovabili nei territori. Per questo motivo abbiamo promosso un Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili che trova in allegato alla presente lettera, nella quale individuiamo le proposte per fare in modo che un Comune possa prodursi l’energia da fonti rinnovabili di cui ha bisogno, che in un Distretto artigianale si possa produrre e distribuire l’energia tra imprese, che in un condominio si
Le chiediamo dunque di aiutarci e aiutare i territori in questa prospettiva, aderendo al Manifesto e aiutandoci a farlo conoscere insieme a tanti altri Sindaci italiani che stiamo coinvolgendo per spingere verso un modello energetico più sostenibile e democratico.
Aderire è facile, basterà inviare il Manifesto allegato o la scheda di adesione che trova sul sito www.comunirinnovabili.it firmato via mail a energia@legambiente.it o via fax 06/23326008
Per qualsiasi informazione o chiarimento questi sono i riferimenti di email energia@legambiente.it o telefonici 0686268402
Colgo l’occasione per inviare i più cordiali saluti
Per qualsiasi informazione o chiarimento questi sono i riferimenti di email energia@legambiente.it o telefonici 0686268402
Colgo l’occasione per inviare i più cordiali saluti
Vittorio Cogliati Dezza
venerdì 22 maggio 2015
sabato 16 maggio 2015
SPIAGGE PULITE 2015
Vi aspettiamo numerosi a pulire le spiagge, al lido di Policoro, venerdì, 22 maggio 2015, a partire dalle ore 9:00.
Anche quest'anno, il circolo Legambiente di Policoro vi comunica che sta monitorando le spiagge, e soprattutto le DUNE, insieme a Legambiente Nazionale attraverso il Progetto BEACH LITTER, operazione presa in considerazione dalla trasmissione televisiva PRESA DIRETTA condotta dal giornalista Iacona.
E' possibile consultare il monitoraggio relativo al nostro territorio sul seguente LINK:
http://legambientepolicoro.blogspot.it/2014/06/beach-litter.html

Anche quest'anno, il circolo Legambiente di Policoro vi comunica che sta monitorando le spiagge, e soprattutto le DUNE, insieme a Legambiente Nazionale attraverso il Progetto BEACH LITTER, operazione presa in considerazione dalla trasmissione televisiva PRESA DIRETTA condotta dal giornalista Iacona.
E' possibile consultare il monitoraggio relativo al nostro territorio sul seguente LINK:
http://legambientepolicoro.blogspot.it/2014/06/beach-litter.html

mercoledì 6 maggio 2015
martedì 5 maggio 2015
lunedì 4 maggio 2015
Domani, 5 maggio 2015: SCIOPERO scuola
LEGAMBIENTE da anni ha sempre avuto a cuore le problematiche scolastiche pubblicando ogni anno UN DOSSIER-SCUOLA, ha sempre evidenziato le tante carenze strutturali della scuola, dall'edilizia scolastica ai programmi ministeriali. Pertanto, come circolo Legambiente di POLICORO, siamo vicini ai tanti operatori della scuola che domani sciopereranno per una scuola più sicura e più democratica.
A tal proposito, abbiamo deciso di dare voce a una lettera scritta da un maestro e pubblicata dal IL FATTO QUOTIDIANO.
Sciopero 5 maggio 2015 – Cari bambini, domani il maestro non sarà in aula perché ama la democrazia
Cari allievi, avevo pensato di scrivere una lettera al presidente del Consiglio per spiegare lui le ragioni del mio sciopero. Ma forse più che a lui, che le ha ben chiare ma non le vuole ascoltare, le devo spiegare a voi che domani non avrete in aula il vostro maestro.
Lo so, in fondo siete felici: un giorno in meno di scuola. Ma io ho il dovere di dirvi perché non faremo storia, italiano, non leggeremo insieme il quotidiano come facciamo ogni martedì, non apriremo la classe a qualche ospite che viene a donarci il suo tempo per adottare una nostra lezione.
Ho il compito, non facile, di raccontarvi perché tutte le maestre della scuola domani non entreranno in aula al suono della campanella.
E’ vero, non era mai capitato. E’ la prima volta dopo tanti anni che accade. E domani quando accenderete la Tv vedrete in piazza proprio i volti dei vostri insegnanti e migliaia di altri maestri, professori e bidelli che fischieranno, che alzeranno cartelli con scritto “La scuola pubblica è da difendere”, che porteranno una fascia nera per dire che sono a lutto.
Vi chiederete: ma perché fanno tutto questo casino? Vi rassicuro: non siamo impazziti. Non siamo fanatici.
Provo a spiegarvelo. Chi governa questo Paese sta cambiando le regole della scuola senza ascoltare chi sta ogni giorno in classe. Partiamo da un concetto che vi ho insegnato. Cos’è la libertà? Vi ricordate che vi ho fatto ascoltare Giorgio Gaber: “La libertà non è stare sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone. Libertà è partecipazione”.
Quando in classe decidiamo quale gioco fare prendiamo la decisione in maniera democratica. Vi ho insegnato il valore di questa parola. Ogni volta mi ricordate: “decidiamo insieme”. Magari arriviamo persino a votare. Ma poi il maestro, che cerca di essere davvero democratico, vi propone di dedicare un tempo a giocare a palla prigioniera e il resto del tempo a “castelli”. Ecco, in questo momentoc’è chi vuole giocare da solo. Chi vuole tagliare il traguardo in solitaria.
Forse basta questo per spiegarvi e in fondo per spiegare anche a lui, al presidente Matteo Renzi, perché domani tanti maestri non andranno in aula.
Sapete, cari ragazzi, ci hanno detto che non si spaventano per tre fischi. Ci hanno detto che siamo i signor no. Ma a noi maestri non interessa fischiare, non ci sentiamo signor sì o signor no. Noi abbiamo davvero a cuore la libertà che non avremo più se a scegliere chi entrerà in aula sarà il preside; se staremo con voi tre anni e poi potranno cambiarci scuola; se verremmo valutati solo per i risultati del vostro andamento scolastico (com’è scritto nella Legge) e non per essere rimasti qualche ora in più con il vostro compagno indiano a far lui imparare l’italiano che non parla; se nelle scuole frequentate dai ricchi andranno più soldi che in un istituto dello Zen o di Scampia.
Ecco, perché domani non ci sarò in aula con voi. Perché sogno, anche stavolta, una scuola diversa. Perché voglio che possiate avere maestri, professori e bidelli felici di fare questo mestiere.
MAESTRO Alex Corlazzoli
venerdì 1 maggio 2015
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