Oggi nel mar Ionio sono attive 10 richieste per la ricerca di petrolio per un totale di 5.041,23 kmq, che se sommati a quelli richiesti in tutt’Italia restituiscono una fotografia agghiacciante: sono infatti decine di migliaia i kmq di aree marine oggetto di richieste delle compagnie petrolifere per le loro attività di ricerca o di coltivazione dei giacimenti concentrate nello Jonio, nell’Adriatico centro meridionale e nel Canale di Sicilia. Progetti che se approvati aggiungerebbero decine di nuove trivelle alle 10 piattaforme che già oggi estraggono petrolio dai mari italiani. Una scelta scellerata di politica energetica, che non trova giustificazioni valide neanche dal punto di vista economico, viste le ridicole quantità di petrolio in gioco, e che rischia di compromettere per sempre il futuro delle popolazioni coinvolte da possibili incidenti che metterebbero in pericolo ambiente, turismo, pesca e salute. http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_ionio_def_2_0.pdf