12 giugno 2011 – 12 giugno 2012: a un anno dal referendum su acqua e nucleare.
Legambiente: “Ora impegni concreti per la diffusione delle rinnovabili e per il
rispetto dei beni pubblici”
“Nonostante l’osteggiamento del governo e il boicottaggio sistematico di gran
parte dei media tradizionali, un anno fa in Italia succedeva una cosa
bellissima: 27 milioni di persone di diverso orientamento politico e culturale
si sono recate alle urne per esprimere democraticamente la loro volontà rispetto
a due temi fondamentali: l’acqua e il nucleare. A 12 mesi di distanza, ci fa
piacere ricordare questo evento, con la consapevolezza che pure quel risultato
così eclatante, che ha liberato l'Italia dall’atomo e rilanciato l’acqua bene
pubblico, non ha determinato una scelta univoca e lungimirante della politica
delle risorse ambientali nel nostro Paese. Sull’acqua sono ancora troppo
insistenti i tentativi di privatizzazione. Mentre il Governo sta osteggiando lo
sviluppo delle fonti rinnovabili con l’introduzione di norme complesse, regole
incerte, continue ipotesi di revoca degli incentivi, che confondono lo scenario
e scoraggiano gli investimenti”. Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente
nazionale di Legambiente ha dichiarato oggi in occasione del primo anniversario
dei referendum su acqua e nucleare del giugno 2011.
“Al successo del
referendum sul nucleare, un anno fa, contribuì in modo significativo, il
terribile incidente alla centrale nucleare di Fukushima che sembrò decretare lo
stop alla costruzione di nuove centrali in quasi tutto il mondo- ha concluso
Cogliati Dezza -. Vorrei quindi esprimere oggi la nostra solidarietà alle
vittime di quel drammatico incidente e a tutto il popolo giapponese, oggi di
nuovo minacciato dall’ipotesi di riattivazione di due delle centrali chiuse a
seguito del disastro nucleare”.