mercoledì 23 aprile 2014

La bellezza, il nostro futuro

Nasce il premio "Sterminata Bellezza", dedicato a tutte le realtà che producono benessere sociale, ambientale e culturale nel Paese

La bellezza è la principale caratteristica che il mondo riconosce all’Italia. La nostra dote, la nostra ricchezza. Individuarla, tutelarla, crearne di nuova è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi. Perchè questo diventi realtà è necessario non solo investire risorse per contrastare il degrado, l'abbandono, il consumo insensato del territorio: la vera sfida è ricostruire il concetto di bene comune, l'orgoglio dell'appartenenza e della partecipazione alla vita collettiva.
In attesa che la politica realizzi le riforme necessarie, c'è un'Italia del territorio, delle imprese, dell'associazionismo, della società civile che costruisce dal basso pezzi di cambiamento dando vita a esperienze di bellezza. Per raccontare queste esperienze che rappresentano il meglio del nostro Paese, per condividere, valorizzare e riprodurre altrove i processi che hanno reso possibile percorsi di qualità, lanciamo ilpremio "Sterminata Bellezza" Il bando è articolato in due sessioniuna premiaquei processi territoriali già esistenti capaci di produrre virtuosismi che tengono insieme qualità ambientale e qualità sociale, innovazione e saperi del territorio; l'altra premia quei soggetti che propongono idee originali e innovative per rispondere a specifici problemi presenti sui territori per il recupero e la generazione di nuova bellezza.  

APPROFONDIMENTI
Premio Sterminata bellezza per valorizzare esperienze e persone che danno vita a nuova bellezza
Pubblicazione bando: 7 aprile 2014
Termine invio candidatura: 30 maggio 2014
Comunicazione vincitori: 13 giugno 2014
Premiazione: 25 giugno 2014
Video
Fotogallery
Proposta di disegno di legge per la bellezza

giovedì 17 aprile 2014

Una buona notizia

Apennine Energy rinuncia a trivellare a Policoro



Lo comunica il Comune di Policoro: l’Apennine Energy S.p.a. rinuncia a trivellare lo Jonio. La nota è stata inviata al comune di Policoro dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare nella quale è riportato che la Società Apennine Energy S.p.a ha formalmente comunicato la rinuncia alla realizzazione del progetto di cui all’istanza della procedura di VIA e che non procederà oltre al procedimento di VIA.

“Il Ministero precisa nella nota – riferisce il Comune di Policoro – che non saranno in nessun altro caso autorizzate o realizzate, attività o opere, quali rilievi sismici, pozzi esplorativi, o qualsivoglia altra attività direttamente o indirettamente incidente sull’ambiente marino, senza la previa valutazione d’impatto ambientale”.

venerdì 11 aprile 2014

OGM – I rischi per la salute

Ogni essere vivente è costituito da un “manuale”, informazioni su come quell’organismo deve funzionare, tutto questo è scritto nei  geni. I geni di un uomo, per esempio, sono diversi da quelli di un fiore. Gli scienziati, però, hanno scoperto delle tecniche con cui riescono a mescolare geni di esseri viventi che non hanno nulla a che a fare l’uno con l’altro. Ad esempio hanno preso un pezzettino di DNA (si chiama così la sostanza di cui sono fatti i geni) di un merluzzo e lo hanno trasferito in un pomodoro. Perché? L’obiettivo degli scienziati sarebbe quello di creare specie più forti più resistenti alle malattie, ai parassiti o alle condizioni ambientali difficili. Ma l’uso di OGM, soprattutto in agricoltura e nell’industria è rischiosissimo per l’ambiente e per la salute umana o animale.

giovedì 3 aprile 2014

#ItaliaNOogm


"U pastizz rtunnar”: Il calzone ripieno tipico di Rotondella

Il calzone di Rotondella, o meglio “U pastizz rtunnar” è uno dei tanti prodotti tipici lucani che merita di essere assaggiato almeno una volta nella propria vita. La sua storia è secolare: la popolazione rotondellese infatti lo preparava già a cavallo fra il 1700 e il 1800, ma esclusivamente in occasioni particolari durante l’anno, come la Pasqua, la festa della Santa Maria d’Anglona e dopo l’uccisione del maiale.

Il prossimo 9 aprile il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto che proibisce la semina di mais Ogm. Se il ricorso fosse accolto le porte al biotech si spalancherebbero.
Rischiamo semine incontrollate di colture geneticamente modificate in tutta Italia con danni alla biodiversità e ripercussioni sul cibo che mettiamo in tavola ogni giorno. Un colpo durissimo per il made in Italy, le produzioni biologiche e la libertà di scelta di tutti noi cittadini. Gli unici che ci guadagnerebbero? Le lobby che producono Ogm. 

Chiedi che in Italia venga garantito il divieto di coltivare Ogm
  • Invadi la rete! con #italiaNOogm posta sui social - Facebook, Twitter e Instagram - le immagini dei tuoi piatti preferiti, delle ricette tipiche, dei prodotti che ami e condividi con i tuoi contatti
  •  firma il nostro referendum

mercoledì 2 aprile 2014

L' esempio pugliese: "Quando la differenziata fa la differenza !"

CITTADINI IN CODA PER CONFERIRE I RIFIUTI!

Un espediente premiante fa decollare la raccolta differenziata nel capoluogo pugliese, che nei primi dieci giorni del mese di marzo, è aumentata del 30% rispetto a quanto registrato a febbraio. In cambio dei rifiuti portati al centro di raccolta i baresi ricevono buoni sconto per fare la spesa
L'Amiu, l'azienda che ha in carico i servizi di igiene urbana della città di Bari, ha perfezionato un sistema premiante introdotto già nel 2012. Consiste nell'attribuire buoni sconto per la spesa ai cittadini che si recano ai centri di raccolta autorizzati per conferire i propri rifiuti che, in base al peso, determinano i punti che andranno caricati sulla tessera punti del cittadino.
Come funziona? Il cittadino, previa registrazione a mezzo e-mail, può recarsi ai centri di raccolta autorizzati con la tessera sanitaria sulla quale verranno caricati dei punti in funzione del peso dei rifiuti conferiti.
L'utente potrà verificare on line i punti maturati per accedere agli sconti rappresentati da buoni spesa da 10 euro da utilizzare nei centri commerciali Ipercoop o, in alternativa, per usufruire del taglio del 30% sulla parte variabile della Tares dell'anno successivo (in questo caso il contribuente deve aver conferito almeno 550 chili di rifiuti in un anno).
“Un dato sorprendente e impressionante” ha commentato Amiu che trova conferma nei numeri. Nei primi 10 giorni di marzo i cittadini più virtuosi hanno conferito una tonnellata di indumenti usati e un'altra di lattine e alluminio, quattro tonnellate di plastica, dieci di carta, sei di vetro e altre sei di organico.
“Un grande successo - commenta il presidente dell'Amiu, Gianfranco Grandaliano - considerando ad esempio che in questi giorni abbiamo anche raccolto 876 litri di oli esausti, più che raddoppiati rispetto a quelli dell'intero mese di febbraio”. Prudentemente, aggiunge: “Ora, con i numeri alla mano e a fine mese, verificheremo se ciò ha contribuito a innalzare la quota di raccolta differenziata in città o semplicemente a spostare i rifiuti dai bidoni stradali ai centri di conferimento”. Attendiamo dunque l'esito dell'analisi dei dati di raccolta. Di sicuro l'iniziativa ha contribuito a trasmettere l'idea di un reale valore economico dei rifiuti