venerdì 15 giugno 2012

Guida Blu 2012



Il mare e gli oceani coprono circa i tre quarti della superficie del pianeta: un’area di 360 milioni di chilometri quadrati contro i 149 milioni delle terre emerse.
Pesca eccessiva, inquinamento da fonti marine e terrestri hanno provocato il crollo delle popolazioni marine, tanto che oggi molti stock ittici sono ormai vicini al collasso. L’ecosistema marino è inoltre minacciato dall’inquinamento, dagli scarichi non depurati, dalle industrie e dal petrolio: milioni di tonnellate di greggio finiscono in mare sia a causa di incidenti ai cargo, sia per la pratica illegale del lavaggio delle cisterne in navigazione.Infine anche gli effetti del clima impazzito si faranno sentire sugli equilibri di mari e oceani porteranno: in particolare, riduzione delle aree ghiacciate al Polo nord, modificazione della salinità e delle correnti, riduzione della pescosità. Molte aree costiere sperimenteranno poi un aumento dell'invasione delle acque marine, dell'erosione e della salinizzazione delle falde. Il rischio è particolarmente alto nelle aree tropicali e subtropicali.
Spiagge da sogno, laghi, immersioni e itinerari suggestivi nelle località amiche dell'ambiente.
Con la Guida Blu 2012 sarà più facile scegliere la meta delle vostre vacanze! 
Nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano troverete tutte le località costiere che hanno saputo integrare natura, arte, tradizione ed enogastronomia, con forme di accoglienza sostenibili e a basso impatto sul territorio.

Le proposte di Legambiente sul tema 'Mare'


Migliorare la normativa sul danno ambientale, rendendola più stringente, per combattere con armi adeguate il fenomeno degli sversamenti accidentali e intenzionali in mare, prevedendo al contempo sanzioni più elevate .
Ripristinare il sistema di prevenzione e pronto intervento in caso di incidente marino rilevante e in presenza di routine, la cui assenza è un fatto gravissimo in un paese come l’Italia che sopporta il maggior traffico petrolifero del mediterraneo.
Rafforzare i sistemi di controllo satellitare del traffico marittimo, completando la copertura della rete Vts (Vessel Traffic Service)
Combattere l’abusivismo edilizio, e contrastare cementificazione e artificializzazione della fascia costiera, causa di fenomeni di erosione e della perdita di siti naturali e sistemi dunali.
Continuare nell’opera di ricerca della verità nella vicenda delle navi veleni, affondate nei nostri mari con il loro carico di rifiuti tossico-nocivi e addirittura radioattivi.
Rafforzare gli strumenti di controllo e vigilanza sulla pesca, per mettere fine alla politica delle emergenze; e attuare attività di promozione della pesca costiera artigianale, basata su un prelievo responsabile delle risorse ittiche.
Aggiornare la normativa che regola le aree marine protette, vecchia di quasi 30 anni, per renderla omogenea a quella delle aree protette terrestri.
Incrementare il numero di posti barca ‘a cemento zero’, dando seguito al lavoro - avviato da Legambiente e Ucina - di censimento degli specchi d’acqua sui quali ricavare porti turistici senza costruire nuove infrastrutture, anche variando la destinazione d’uso di vecchi scali.

Vuoi cercare una località? vai al motore di ricerca della Guida Blu